Ferrari 499P: Il Ritorno Trionfale del Cavallino a Le Mans
- Auto Tribù

- 20 set
- Tempo di lettura: 5 min
Nel mondo delle corse automobilistiche, poche storie sono così avvincenti e cariche di aspettative come il ritorno di un'icona. La Ferrari, dopo mezzo secolo di assenza dalla classe regina del Campionato del Mondo Endurance FIA (WEC), è tornata in grande stile con la Ferrari 499P. Questo prototipo, destinato a scrivere nuove pagine di storia a Le Mans e nel campionato WEC, ha già conquistato i cuori degli appassionati. Ma qual è la sua storia? E quali segreti nasconde sotto la sua carrozzeria?

La Nascita di una Leggenda Moderna e i Suoi Trionfi
L'idea di riportare la Ferrari nella classe regina dell'Endurance, ora conosciuta come Hypercar, è nata da un profondo desiderio di tornare a competere al massimo livello in una delle gare più prestigiose del mondo: la 24 Ore di Le Mans. L'ultimo trionfo assoluto della Casa di Maranello risaliva al 1965, un'era gloriosa che la 499P è stata concepita per eguagliare.
Il progetto è stato sviluppato in totale segretezza e presentato al mondo il 29 ottobre 2022. La vettura, denominata 499P, è un omaggio alla tradizione: il numero "499" si riferisce alla cilindrata unitaria del motore (499 cm³), mentre la "P" sta per "Prototipo". La livrea, con il rosso dominante e le strisce gialle che richiamano la 312P degli anni '70, è un ponte tra passato e futuro, unendo la gloriosa eredità del Cavallino con le tecnologie più avanzate.
I successi della Ferrari 499P nel Campionato del Mondo Endurance (WEC) sono molteplici e dimostrano la competitività del progetto. Tra le vittorie più significative si annoverano:

24 Ore di Le Mans 2023: La vittoria più iconica. Al suo debutto assoluto, la 499P numero 51 ha conquistato il primo posto, interrompendo un'attesa di 58 anni per la Ferrari nella gara francese.
24 Ore di Le Mans 2024: La Ferrari ha bissato il successo dell'anno precedente. La 499P numero 50 del team ufficiale, guidata da Antonio Fuoco, Miguel Molina e Nicklas Nielsen, ha trionfato in un'edizione avvincente e caratterizzata dalla pioggia.
1812 km del Qatar 2025: Un trionfo storico. La Ferrari ha monopolizzato il podio con una tripletta, conquistando il primo, secondo e terzo posto.
6 Ore di Imola 2025: Un'altra vittoria importante, ottenuta in casa davanti ai tifosi italiani.
24 Ore di Le Mans 2025: La Ferrari ha fatto il bis a Le Mans, con la 499P del team privato AF Corse che ha trionfato, segnando la terza affermazione consecutiva per la Hypercar del Cavallino nella storica maratona francese.
Tra i piloti protagonisti l'amato Robert Kubica

I Piloti
La Ferrari 499P è schierata dal team ufficiale Ferrari AF Corse, una partnership che ha già dimostrato il suo valore nel GT. Al volante di questa Hypercar si sono alternati alcuni dei migliori piloti del panorama mondiale. L'equipaggio della vettura numero 50 è composto da Antonio Fuoco, Miguel Molina e Nicklas Nielsen. Quello della vettura numero 51 è affidato a Alessandro Pier Guidi, James Calado e Antonio Giovinazzi, un nome che risuona forte per gli appassionati di Formula 1, visto il suo passato nella massima categoria.
Un nuovo nome si è aggiunto alla squadra nel 2024: Robert Kubica, ex pilota di Formula 1 e vincitore di Le Mans nella categoria LMP2, è stato schierato sulla 499P con livrea gialla e blu del team privato AF Corse. Con i suoi compagni di squadra, Robert Shwartzman e Yifei Ye, Kubica ha dimostrato grande competitività sin dal suo ingresso nel campionato WEC, contribuendo attivamente ai successi della vettura.

499P vs. Formula 1: Confronto Tecnico
Sebbene entrambe le vetture rappresentino il massimo della tecnologia Ferrari, le differenze tra la 499P e una monoposto di Formula 1 sono sostanziali e dettate dai rispettivi regolamenti.
Ecco una tabella di confronto:
Caratteristica | Ferrari 499P (Hypercar) | Ferrari F1 (Monoposto) |
Peso Minimo | Circa 1030 kg | Circa 798 kg |
Potenza Totale | Circa 680 CV (regolamentata da BoP) | Oltre 1000 CV (da propulsore V6 e sistema ibrido) |
Motore Termico | V6 biturbo da 3.0 litri | V6 turbo ibrido da 1.6 litri |
Telaio | Prototipo chiuso | Monoposto aperta |
Aerodinamica | Ottimizzata per efficienza e carico aerodinamico | Genera un carico aerodinamico estremo (effetto suolo) |
Gomme | Pneumatici Michelin | Pneumatici Pirelli |
Obiettivo | Affidabilità e durata su lunghe distanze | Massima performance su brevi distanze |
Consumi | Efficienza energetica cruciale per la gara | Importanti ma secondari rispetto alla performance |
Il motore è parte strutturale del telaio
Durante la fase di progettazione e sviluppo della 499P, gli ingegneri Ferrari si sono trovati di fronte a una sfida inedita: rendere il motore della vettura una parte strutturale del telaio. Questo approccio, comune in Formula 1 ma non sui prototipi GT, è stato un passo audace per il team Endurance. Il motore, un V6 biturbo da 3.0 litri, è stato modificato per sopportare i carichi della trasmissione e delle sospensioni posteriori, fungendo da componente stressato. Questa soluzione ha permesso di ottenere un'architettura più compatta e leggera, essenziale per rispettare i severi limiti di peso e le specifiche aerodinamiche del regolamento. L'esperienza acquisita dal reparto F1 di Maranello è stata fondamentale in questo processo, dimostrando la sinergia e la collaborazione tra le diverse anime sportive della Ferrari.

L'Aneddoto del "Mani-in-Tas-che"
Durante le interminabili ore di gara notturna a Le Mans, la concentrazione dei piloti e del team è al limite, e la tensione può essere tagliata con un coltello. Nel box della Ferrari AF Corse, la squadra cercava di mantenere un clima rilassato, nonostante l'enorme pressione.
A un certo punto, nel cuore della notte, il team principal Antonello Coletta si avvicinò ad Antonio Giovinazzi per una breve conversazione. I due parlavano di vari aspetti della gara, ma la stanchezza cominciava a farsi sentire.
Coletta, con un sorriso, si rivolse a Giovinazzi e gli disse in modo scherzoso: "Guarda che la macchina va, è una bomba! Non te ne accorgi, ma ha il 'mani-in-tas-che'!".
Giovinazzi, perplesso e un po' confuso, non capiva il significato di quella bizzarra espressione. Dopo qualche secondo di silenzio, Coletta gli spiegò che era un modo di dire dialettale per indicare che la macchina era talmente bilanciata e facile da guidare che si poteva affrontare la gara con le "mani in tasca", ovvero senza il minimo sforzo.
L'aneddoto, raccontato dallo stesso Giovinazzi dopo la gara, fece sorridere tutti i presenti e divenne un modo informale per definire la perfetta messa a punto della 499P, una vettura che, nonostante la sua complessità, sembrava "portarsi da sola" verso la vittoria. È un episodio che dimostra come, anche nei momenti di massima tensione, l'umorismo e la leggerezza possano fare la differenza e rinsaldare lo spirito di squadra.

Mentre la Formula 1 è la massima espressione della velocità pura e della tecnologia aerodinamica, la 499P rappresenta un equilibrio tra performance, affidabilità ed efficienza energetica. A differenza di una F1, che deve percorrere meno di 300 km al massimo della spinta, la 499P deve resistere a un'intera maratona, affrontando condizioni notturne, traffico e un'usura notevole. Le sue vittorie non sono state solo una questione di potenza, ma di strategia, resistenza e lavoro di squadra, tutti valori che hanno riportato la Ferrari al vertice dell'Endurance.

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