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La Nuova Lancia Beta Montecarlo Concept, un Sogno in Chiave Moderna

Lancia Beta Montecarlo Concept Christopher Giroux
Lancia Beta Montecarlo Concept Christopher Giroux

Quando il Passato Incontra la Passione


C'è un’auto che, al solo nominarla, evoca gli anni d'oro delle sportive italiane, la ricetta prevede un design mozzafiato, spirito corsaiolo, handling chirurgico: parliamo della Lancia Beta Montecarlo. E oggi, grazie alla visione audace di designer che non smettono di sognare, quest’icona rinasce, seppur in forma digitale.

La nuova Lancia Beta Montecarlo Concept non è solo un esercizio di stile, ma una dichiarazione d'amore. È il ponte ideale tra la gloriosa storia della Casa di Chivasso e un futuro che, speriamo, possa riservare spazio anche alle coupé a motore centrale. Un'auto che ti fa battere il cuore, prima ancora di accenderla.


Lancia Beta Montecarlo Concept Angelo Berardino
Lancia Beta Montecarlo Concept Angelo Berardino

Design: L'Eleganza del Motore Centrale


Il concept, spesso frutto del lavoro visionario di professionisti come Christopher Giroux o Angelo Berardino, riprende in modo magistrale gli stilemi che resero unica la Beta Montecarlo originale, nata dalla matita di Pininfarina.

Il design è una perfetta sintesi tra nostalgia e modernità. Mantiene la silhouette bassa e affilata, tipica della configurazione motore centrale posteriore che le conferiva un equilibrio dinamico eccezionale.


Lancia Beta Montecarlo Concept Christopher Giroux
Lancia Beta Montecarlo Concept Christopher Giroux

  • Frontale Iconico: La nuova Montecarlo ripropone l'inconfondibile fascia orizzontale nera che inglobava i fari, un tratto distintivo del modello originale, reinterpretato con la tecnologia LED per un aspetto futuristico. Alcuni rendering audaci la fondono con il linguaggio stilistico Lancia Pu+Ra, introducendo linee pulite e cerchi ispirati al passato.

  • Proporzioni Pure: La configurazione coupé a due posti è mantenuta, celebrando la sua vocazione sportiva. Il passo corto e gli sbalzi ridotti garantiscono una maneggevolezza visiva che promette prestazioni brillanti.

  • Omaggi Sportivi: Non mancano le visioni più estreme, come quelle che la immaginano in livrea Alitalia o con appendici aerodinamiche da rally, a ricordare che da lei è nata la leggendaria Lancia 037, l'ultima due ruote motrici a vincere il Campionato del Mondo Rally.


Lancia Beta Montecarlo Concept livrea Alitalia
Lancia Beta Montecarlo Concept livrea Alitalia

Caratteristiche Tecniche: Tra Elettrico e Cuore Termico


Sebbene si tratti di un concept non ufficiale, l'ipotesi di rinascita tecnica è il punto più dibattuto tra gli appassionati:

Caratteristica

Ipotesi Moderna (Concept)

Ipotesi nel rispetto della tradizione

Motore

Ibrido Plug-In ad alte prestazioni o Full Electric

2.0 litri DOHC, 120 CV (Motore centrale)

Trasmissione

Trazione posteriore o Integrale (in ottica rally)

Trazione posteriore

Piattaforma

Possibile derivazione da piattaforme Stellantis (es. STLA Medium per l'elettrico)

Telaio monoscocca in acciaio

Peso

Obiettivo contenuto (si ipotizzano versioni leggere per un'esperienza purista)

Circa 1000 kg

L'idea di una Montecarlo elettrica ad alte prestazioni si scontra con la nostalgia di chi la vorrebbe rigorosamente con un cuore termico (o ibrido) centrale, fedele allo spirito della spider originale. Qualunque sia la scelta, l'equilibrio del motore centrale resta il dogma per garantire un'esperienza di guida pura e coinvolgente.


Lancia Beta Montecarlo
Lancia Beta Montecarlo

La Firma di un Maestro e i Dettagli Nascosti


L'originale Beta Montecarlo nascondeva dietro al suo fascino anche piccoli aneddoti legati alla fretta e alla passione della produzione.

  • La Calandra Affrettata: Paolo Martin, il designer che lavorò al progetto in Pininfarina, ha raccontato che la mascherina finale (la calandra) fu letteralmente "incastrata all'ultimo minuto", sporgendo di qualche millimetro sul muso rispetto al progetto iniziale. Un piccolo difetto di produzione che, nell'immaginario del concept, verrebbe risolto dalle moderne tecniche.

  • La Nascita Ibrida: Originariamente, la vettura era stata concepita come progetto X1/8 da FIAT per ospitare un V6. Con la crisi petrolifera, il progetto fu ceduto a Lancia e ridimensionato al 2.0 litri bialbero, trasformando una potenziale supercar in una sportiva agile e accessibile.

Questi dettagli, fatti di compromessi e genialità, alimentano la leggenda e ispirano i designer di oggi a creare un concept che sia all'altezza della sua storia, unendo la pulizia delle linee moderne alla boutique stilistica italiana.


Un Sogno Chiamato Rilancio


La nuova Lancia Beta Montecarlo Concept, per quanto non inserita nei piani di rilancio ufficiali (che al momento si concentrano su Ypsilon, Gamma e Delta), è la "halo car" che tutti gli appassionati vorrebbero vedere.

È la dimostrazione che il DNA sportivo e lussuoso di Lancia è vivo e vegeto. Un concept come questo non è solo un tributo, ma un promemoria per il futuro: la Lancia ha in sé la scintilla per tornare a far sognare, non solo con vetture di volume, ma con coupé che celebrino l'arte dell'automobile italiana.

Resta da vedere se Stellantis deciderà di trasformare questo sogno digitale in realtà. Fino ad allora, godiamoci l'emozione di veder sfrecciare ogni tanto sulle nostre strade o nei raduni i modelli dell'epoca.

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